Anatomia e funzione. Disfunzione e sintomi.
La funzione del pavimento pelvico è sia statica che dinamica, e consiste nella capacità di mantenere in sede gli organi della bassa pelvi (vescica, uretra, utero, canale vaginale, retto e canale anale) attraverso la partecipazione dei legamenti di sospensione e dei muscoli, che nel loro complesso esercitano un’azione che si oppone alla forza di gravità. Nonostante la sua raffinata struttura, il pavimento pelvico mostra un progressivo cedimento nel corso dei decenni e specialmente a seguito di sforzi importanti come ad esempio le gravidanze, il parto ed i lavori usuranti, come anche a seguito del ripetersi di normali azioni della vita quotidiana, come il flettere il busto per raccogliere un oggetto, sedersi, alzarsi, il tossire…
Tutto quanto sopra illustrato viene ad indebolire le strutture connettivale, le fasce e dei legamenti, che costituiscono l’impalcatura del pavimento pelvico, l’insieme di supporti che sostiene e mantiene gli organi nella loro posizione e ne garantisce il corretto funzionamento durante tutte le fasi dinamiche che gli organi stessi sono chiamati a svolgere: la funzione di accumulo e di svuotamento dell’urina, delle feci e la funzione riproduttiva intesa come partecipazione al coito ed all’espletamento del parto.
Ne discende che le alterazioni delle strutture connettivale ed il progressivo esaurirsi del tono e della forza delle strutture muscolari del pavimento pelvico, generano una serie variabile e variamente associate di disturbi d’organo.