Ecocardiografia fetale
esame dettagliato ed esteso
"cardiofetale + hd - flow"

Risultati del Test

L'ecocardiografia fetale è un esame che consente di studiare l'anatomia e la funzionalità cardiaca del feto all’interno dell’utero materno.
Si tratta di un esame molto dettagliato, che non fa parte della routine degli esami ecografici generalmente previsti.
E’ un esame altamente specialistico, che, generalmente, rappresenta un esame di “secondo livello” per lo studio specifico del cuore fetale.
Tale esame è da considerarsi “un esame a sé stante” specificatamente diretto all’analisi del cuore, delle strutture che lo compongono dei vasi che ad esso giungono, dei vasi che da esso si dipartono e del percorso che il sangue compie all’interno di questa complessa struttura.
Infatti, parliamo anche dello studio del percorso del sangue all’interno delle cavità cardiache. Ciò oggi è reso possibile dalla tecnologia Doppler colore, specialmente nelle sue versioni più raffinate, come quelle che permettono lo studio dei flussi con alta definizione (HD-Flow) e con la possibilità di determinare anche la direzione del flusso stesso durante l’esame (il “codice colore” che associa la direzione del flusso di sangue con un colore specifico, rosso o blu, nelle sue varie gradazioni, secondo una ben precisa scaletta indicata sul monitor, in un riquadro in alto a sinistra).
Come precedentemente scritto l’ecocardiografia fetale non rientra nei normali controlli di routine, ma viene indicata dal ginecologo quando sono presenti particolari rischi fetali o materni (cioè sospetto di cardiopatia congenita all'esame di primo livello o malattie della gestante pregresse o in atto).
Viceversa, tale esame può essere anche semplicemente richiesto dalla gestante al fine di avere la tranquillità che le viene da un esame specificatamente dedicato all’analisi del cuore fetale, in un periodo della gravidanza che avrà cura di scegliere con il proprio ginecologo, nell’ambito di un percorso di diagnosi prenatale ben organizzato, ben preciso, adatto ai suoi obiettivi, alla sua età, ed anche alla sua costituzione corporea. 

Le principali indicazioni all'esecuzione dell'esame sono:

L'esame non è pericoloso o doloroso: l'ecocardiografia fetale permette la valutazione del cuore del bambino attraverso la pancia materna, utilizzando onde sonore con una tecnica analoga a quella di una normale ecografia. A differenza di quest'ultima, però, l'ecocardiografia fetale necessita di un tempo più lungo per studiare tutte le componenti cardiovascolari in modo approfondito (30-35 minuti).
La diagnosi delle cardiopatie in epoca fetale è molto importante, poiché, sin dal momento della nascita, il bambino può essere assistito con le terapie mediche o chirurgiche più idonee.

Quest'indagine viene eseguita nel secondo trimestre di gravidanza, allo scopo di individuare le malformazioni e le patologie congenite a carico del cuore e dei grandi vasi.
L'ecocardiografia fetale, nel caso vi siano particolari indicazioni, si può provare ad eseguire dalla 16a settimana, ma i risultati migliori, in termini di qualità, ed anche esaustivi dal punto di vista diagnostico, si ottengono solamente dopo le 20-22 settimane di gestazione.
L’ecocardiografia fetale è un esame generalmente effettuabile tra le 19 e le 21 (22) settimane, insieme all’ecografia che si effettua per la valutazione morfologica del feto, pur richiedendo essa, comunque, un tempo aggiuntivo di cui tenere conto.

L’ecocardiografia fetale può essere effettuata anche successivamente, qualora durante un’ecografia di controllo, nelle successive settimane di gravidanza, il medico che effettua l’ecografia rilevasse una qualche anomalia a carico del cuore.
Od anche qualora non fosse stato possibile effettuare un esame ecografico del cuore nelle settimane precedenti. Infatti, man mano che avanza all’epoca gestazionale e che il feto cresce, anche il cuore diventa sempre più grande. Per esempio all’epoca gestazionale di 27 settimane il cuore fetale misura circa 37 mm tra la base a punta del cuore stesso, presentando, quindi, un “volume” circa sei volte superiore rispetto al cuore di un feto di 20 settimane. Le camere cardiache sono più grandi, tutte le strutture cardiache sono ecograficamente molto più definite, così che lo studio del cuore fetale può essere portato a termine praticamente sempre.
Il riconoscimento delle malformazioni e delle patologie cardiache quando il feto è ancora in utero è molto importante. Al termine della gestazione, infatti, il parto può essere pianificato, con le modalità e i tempi più idonei, in strutture in grado di assistere il neonato cardiopatico. In tal modo, sin dal momento della nascita, è possibile instaurare in maniera tempestiva il trattamento medico o chirurgico adeguato al caso. 

Nota
Nella popolazione generale, la probabilità di concepire un feto affetto da malformazione cardiaca è di circa l'1%. Tuttavia, esistono alcune situazioni in cui tale rischio aumenta. Tra i difetti di nascita, le cardiopatie congenite rappresentano la principale causa di mortalità infantile, come anche esse sono la causa dei ritardi e dei limiti dello sviluppo del futuro bambino.

Conclusione

in conclusione possiamo asserire con serenità che un tempo di analisi dedicato dettagliatamente per verificare il corretto sviluppo del cuore fetale rappresenta sempre un “investimento” in grado di dare alla coppia 1° di sicurezza e di serenità non raggiungibili altrimenti.
Queste stesse considerazioni valgono anche in epoca successiva a quella dell’ecografia morfologica (infatti, all’aumentare dell’epoca gestazionale, perlomeno tra le 24 e le 29 settimane di epoca gestazionale, l’analisi del cuore fetale risulta via via sempre più precisa e più completa, così che il valore dell’esame nel predire od escludere una malformazione cardiaca fetale, è ai vertici delle possibilità tecniche per una diagnosi prenatale in tal senso.
L’ecocardiografia fetale è un esame complesso ed altamente specialistico che ha sempre un suo ritorno positivo sia per il feto che per la donna in gravidanza.

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Video

Cuore fetale 20 settimane - 4 camere apicale
Si notano tutte le principali strutture cardiache nella loro regolare conformazione anatomica.