Menopausa 

Che cos’è il cosiddetto” invecchiamento vaginale”?

Ricordiamoci che in tutti i distretti del corpo, come ad esempio tutti possono osservare sul volto e sul dorso delle mani, durante l’invecchiamento, la diminuita produzione di collagene provoca la formazione di rughe e la perdita del normale tono ed elasticità cutanea. Un processo analogo si verifica anche nei tessuti di rivestimento della vulva della vagina, anche a causa della gravidanza; il risultato è che la perdita di fibre collagene, della elastina e la disidratazione che ne conseguono, sono causa di disagio, di senso di secchezza e talora anche di spiccata sensazione dolorosa già all’inizio dell’approccio sessuale. Un altro sintomo frequente è la perdita di urina dalla vescica, problema noto come “incontinenza urinaria” sia nella sua forma da “sforzo“ (incontinenza urinaria da sforzo è la perdita involontaria di urina che si manifesta in occasione di uno sforzo improvviso come ad esempio uno starnuto improvviso, una serie ripetuta di colpi di tosse, un piccolo salto………), che nella sua forma “da urgenza” (quando la donna sa di avere pochissimo tempo a disposizione fra la prima sensazione di bisogno urinario e del verificarsi di una prossima inevitabile involontaria perdita di urina).
Femi-Lift è un trattamento laser CO2 che genera un riscaldamento nello stato interno del tessuto vaginale che ha il potere di stimolare la produzione e la rigenerazione continua di nuove fibre collagene. Ciò conduce ad un completo rimodellamento delle pareti vaginali che vengono presentarsi più soffici, elastiche ed idratate; la vagina si presenta così più pronta ed a suo agio nei rapporti, il controllo della minzione diventa più efficiente ed anche la resistenza alle infezioni vaginali e urinarie migliora di molto.
Il trattamento vaginale con laser CO2 è con ogni probabilità la soluzione ideale oggi disponibile nelle donne che rincorrono un miglioramento della qualità di vita sociale che cercano di migliorare la propria femminilità e di sentirsi più attive e sana, proprio in linea con l’allungamento della vita attiva nella società che caratterizza la nostra epoca. 

Le patologie trattate sono essenzialmente due: 

1) La “dispareunia” data assottigliamento della superficie di rivestimento della vagina, detta atrofia, che caratteristicamente insorge già in epoca pre-menopausale e causa appunto la “dispareunia” cioè della difficoltà ad iniziare od a portare a termine un rapporto sessuale a causa della sensazione di secchezza vaginale ed anche di sensazioni di bruciore o dolore od altro tipo di fastidio già all’inizio del rapporto, anche nonostante l’uso di sostanze volte ad agevolarlo;

2) L’incontinenza urinaria femminile nelle sue manifestazioni più lievi, cioè quelle forme di minima difficoltà che la donna incontra nel controllo ottimale della minzione che sono però molto fastidiose, che generano insicurezza (e talora anche imbarazzo…), specie tra le donne più attive sia a livello professionale che livello sociale.

Il vantaggio che questo tipo di terapia può fornire relativamente al problema di una “ottimale incontinenza urinaria” è sicuramente molto importante in quanto il trattamento è in grado di fornire soddisfazione, talora dopo già due sedute di trattamento, per quanto riguarda quelle forme di incontinenza, “lieve”, per le quali non è ancora indicata la soluzione chirurgica da attuare in sala operatoria.
Da sottolineare il fatto che in ogni caso la donna che si è sottoposta precedentemente alla terapia di “ringiovanimento vaginale” tramite laser CO2 avrà la prerogativa di affrontare un’eventuale successivo intervento chirurgico per la correzione dell’incontinenza urinaria da sforzo con il vantaggio di una vagina “migliore” in quanto il tessuto di rivestimento delle pareti contiene un maggior quantitativo di fibre collagene. 

Come si effettua il trattamento?

Il trattamento comincia con la donna che viene invitata a distendersi sul normale lettino da visita ginecologica; la fase attiva del trattamento consiste nell’introduzione in vagina di uno strumento cilindrico di materiale plastico trasparente che serve per “illuminare” mediante una sequenza di movimenti tutto il canale vaginale con il fascio laser CO2. La durata del trattamento attivo è di circa 15 - 20 minuti, per cui il tempo che la donna impiega, stimabile in circa 30 minuti complessivi, non viene ad influire negativamente nell’ambito di una giornata attiva. Immediatamente dopo la fine del trattamento la donna sperimenta che il recupero è così rapido per cui essa può tornare immediatamente alle sue normali attività.
L’unica attenzione richiesta è che la donna si astenga dai rapporti per circa cinque-sette giorni; tuttavia quest’aspetto in particolare va discusso attentamente con il ginecologo. 

Ci possono essere complicanze?

Relativamente alle possibili complicanze, la letteratura esistente dimostra che esse sono rarissime e del tutto passeggere; esistono infatti specifici protocolli di trattamento dedicati ad ogni tipo di patologia che indicano quali sono le potenze dell’asse CO2 ed i tempi di applicazione da osservare.
La personalizzazione del trattamento è un’azione ancora più raffinata ed è riservata alle applicazioni successive alla prima, dopo aver valutato visivamente la risposta del tessuto vaginale al primo trattamento e dopo aver discusso con la donna le sensazioni ed i risultati da essa riscontrati.